Nexta Capital Partners lancia una nuova piattaforma per i sistemi di accumulo

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Credit: Depositphotos - Autore malptr

Nexta Capital Group ha annunciato il lancio di BESS, Battery Storage System, una nuova piattaforma dedicata ai sistemi di accumulo in Italia

Nexta Capital Partners ha annunciato il lancio in Italia di una nuova piattaforma dedicata ai sistemi di accumulo. Nexta BESS, Battery Storage System, è uno strumento per lo sviluppo, la costruzione e l’esercizio di sistemi di accumulo a batteria nel mercato italiano.

Nasce, come conferma il gruppo, alla luce della fase espansiva delle energie rinnovabili nel nostro Paese e per rispondere alla fisiologica mancanza di infrastrutture:  “Il forte impulso alla installazione delle rinnovabili non programmabili porterà con sé delle criticità oggettive legate alla rete e alla capacità di approvvigionamento di energia. – ha spiegato Antonio Cagnazzi, Solar & Storage Business Director di Nexta, che dirigerà la piattaforma – Lo sviluppo dei sistemi di stoccaggio efficienti mitigherà questi rischi e ricoprirà un ruolo chiave per facilitare la transizione energetica. Nexta BESS nasce esattamente con questo scopo: creare real asset ad alto valore tecnologico con investimenti a lungo termine, in grado di generare impatti positivi sul sistema energetico nazionale”.

Sistemi di accumulo di energie rinnovabili in Italia

Nexta Capital Partners è una holding fondata nel 2017 da due italiani, Fabrizio Caputo e Michele Mettola, con una sede a Londra e una a Milano. Il gruppo si occupa di investimenti per la produzione di energia rinnovabile attraverso sviluppo, finanziamento, costruzione e funzionamento degli impianti e al momento detiene un portafoglio di progetti di quasi 3 GW.

Nexta BESS ha lo scopo di fornire alle parti interessate una nuova piattaforma per sviluppare infrastrutture di accumulo per il sistema elettrico nazionale, così da costruire la sicurezza energetica.

Al momento è in via di sviluppo una rete con 1.7 GW di potenza installata e 13.6 GW di capacità. Le richieste di connessione al gestore di rete sono di 740 MW e 6 Gwh di capacità, con una forte diversificazione a seconda delle regioni e delle misure degli impianti.