L’azienda canadese Three Sixty Solar ha completato i test sulla sua torre per sistemi di fotovoltaico verticale, la torre di pannelli occupa fino al 90% di suolo in meno
L’azienda canadese Three Sixty Solar con sede a Vancouver ha completato la sua ultima sperimentazione sul fotovoltaico verticale: la torre, installata nel British Columbia, occupa il 90% di suolo in meno ed è in grado di resistere alle condizioni ambientali più estreme, come i venti degli uragani di categoria 1.
Il fotovoltaico verticale di Three Sixty Solar
La Three Sixty Solar produce torri solari: sistemi per il fotovoltaico verticale alti tra i 12 e i 36 metri, con una potenza fino a 250 kW. L’obiettivo della società è trovare soluzioni per l’installazione anche in condizioni di spazio ridotto: così facendo è possibile, tra l’altro, ridurre i costi degli impianti e gli impatti su ambiente o habitat.
Le torri di Three Sixty Solar sono coperte per tre lati da pannelli solari sviluppati in verticale: a seconda dell’orientamento delle strutture si può quindi preventivare la potenza finale degli impianti. Se per la conformazione delle torri non è strutturalmente possibile arrivare alla massima resa possibile dai pannelli impiegati, le performance degli impianti di fotovoltaico verticale sono migliorate dall’effetto camino che dissipa il calore prodotto.
I test sono stati ultimati nelle ultime settimane e in questi giorni la società ha pubblicato un libro bianco che racconta i sedici mesi di sperimentazione tenutasi nel British Columbia, dove la torre è stata attiva a Kelowna. Nel corso di questo esperimento l’impianto di fotovoltaico verticale ha dimostrato una buon funzionamento anche in condizioni particolarmente estreme, come quando ha resistito a una grande tempesta con venti fino a 135 km\h, intense piogge, grandine e neve.
La torre è tanto efficiente che, quando a gennaio di quest’anno l’impresa ha proceduto alle verifiche delle condizioni di pannelli relativamente a sporcizia o residui, ha scoperto che non c’erano state variazioni né nella tensione né nella corrente prodotta e che anzi proprio la disposizione verticale dei moduli aveva fatto in modo che tutta la neve si staccasse dai pannelli da sola, senza necessità di interventi tecnici.
Tutte conferme, secondo l’amministratore delegato di Three Sixty Solar Brian Roth, dell’efficacia dell’intuizione alla base della sperimentazione. “Il design della nostra torre ha più vantaggi del solo potenziale di utilizzare fino al 90% in meno di terra – ha spiegato il CEO – La riduzione delle attività di manutenzione permette di ridurre i costi operativi e migliorare l’economia di un progetto. Sono molto contento di come la torre abbia resistito all’ambiente canadese”.