L’Agenzia Internazionale per l’energia ha comunicato che, visti gli attuali trend di crescita, l’abbassamento dei costi di installazione e i problemi di sicurezza energetica determinati dal contesto internazionale, entro il 2027 si verificherà il sorpasso del fotovoltaico sulle altre fonti energetiche.
Il 2027 sarà l’anno del sorpasso: il fotovoltaico supererà tutte le altre fonti energetiche. Solo dieci anni fa, la produzione di energia dal Sole era appena l’1% sulla quota globale, ma già il prossimo anno potrebbe superare l’idroelettrico, entro tre anni il gas ed entro 4 il carbone, attestandosi al 60% dell’energia generata entro i prossimi cinque anni.
A dirlo è l’Agenzia Internazionale per l’Energia, che ha studiato i trend e i dati dell’ultimo anno per quanto riguarda il fotovoltaico e prevede che, a causa del complicato scenario internazionale, degli obiettivi ambientali e dell’abbassamento dei costi, il sorpasso sia più vicino che mai.
Le ragioni che ci hanno portati al sorpasso del fotovoltaico
Tra le cause che hanno generato una crescita tale da portarci a breve al sorpasso del fotovoltaico rispetto alle altre fonti c’è sicuramente la preoccupazione per la sicurezza energetica generata dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha portato un vero e proprio boom, come ha detto l’analista senior per i mercati delle energie rinnovabili e la politica presso l’AIE Heymi Bahar: “C’è un boom, c’è una crescita esponenziale, c’è un’accelerazione. Il solare rappresenta quasi il 60 per cento di ogni impianto di energia che sarà costruito nei prossimi cinque anni”.
A intervenire è stato anche un rapido abbassamento dei prezzi; come hanno spiegato i consulenti Lazard, nel 2021 il costo medio per costruire e gestire un impianto solare era di 36 dollari per megawatt ora, ben il 90% in meno del 2009, e nettamente al di sotto dei costi del carbone (108 dollari per megawattora) e inferiore in ogni caso al ciclo combinato di gas e vento (38 Mwh).
Nonostante l’aumento dei prezzi di una serie di componenti come il polisilicio verificatosi lo scorso anno, il solare resta l’opzione più economica, e le installazioni sono cresciute più della metà in un anno, coadiuvate anche da obiettivi climatici più stringenti e politiche incentivanti più efficaci.
Liberarsi dalla dipendenza dai combustibili russi
L’elemento più determinante nel sorpasso del fotovoltaico, come già detto, è stata la guerra e il tentativo di Putin di indebolire gli alleati dell’Ucraina, che ha imposto all’UE obiettivi più stringenti per liberare gli Stati membri dalla dipendenza dei combustibili russi, che nel 2021 ha portato il Paese a fornire all’Unione il 40% del gas consumato per energia e riscaldamento, ovvero 155 miliardi di metri cubi.
L’ultimo anno ha cambiato tutto, e tra gli obiettivi di Repower EU elaborato lo scorso maggio c’è la generazione del 45% della propria energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Obiettivo che incentiverà il sorpasso del fotovoltaico visto che prevede di raddoppiare gli impianti a 320 GW entro il 2025 e 600 entro il 2030. In questo modo il consumo di gas dovrebbe diminuire di 9 miliardi entro il 2027.
Il solare sarà il centro della strategia energetica UE dei prossimi anni anche grazie – secondo S&P – ai suoi bassi costi e al fatto che può essere installato praticamente ovunque: “In passato, il grande motore per le energie rinnovabili era la decarbonizzazione”, ha detto Edurne Zoco, direttore esecutivo di S&P per la tecnologia dell’energia pulita. “Ciò che è cambiato dal 2022 è che anche la sicurezza energetica è diventata un grande motore della politica per le rinnovabili – in particolare il solare”.
Non solo Europa: il ruolo di Cina e USA nel sorpasso del fotovoltaico
La crescita vertiginosa che porterà al sorpasso del fotovoltaico non riguarda solo l’Unione Europea.
La Cina ha stabilito nel 14° piano quinquennale che il solare sarà la sua priorità energetica, nonostante le relazioni diplomatiche più distese con la Russia, che le consentirebbero di ottenere combustibili a prezzi decisamente più vantaggiosi. Il paese del resto domina le catene di approvvigionamento delle energie rinnovabili e in particolare proprio quelle del solare.
Anche gli Stati Uniti stanno facendo la propria parte nel sorpasso: l’Inflaction Reduction Act voluto da Biden ha già stanziato 369 miliardi di dollari in sussidi per le energie rinnovabili, garantendo 10 anni di crediti di imposta a chi produce e investe in fotovoltaico, così da poter pianificare interventi di larga scala.
Le sfide da affrontare nei prossimi anni
Visto che il sorpasso è sempre più vicino, sarebbe importante affrontare una serie di limiti e sfide che ancora sussistono nel settore fotovoltaico. Da un lato c’è l’atavico problema della burocratizzazione dei permessi e la necessità di semplificare, dall’altro c’è l’aumento del costo del lavoro, sempre più qualificato.
Sullo sfondo, il potenziale conflitto commerciale tra gli sviluppatori: in USA, dopo le segnalazioni per lavori forzati, è scattato il divieto di importare dalla regione Cinese di Xinjiang, con numerosi sequestri delle dogane americane e un conseguente ritardo per molti progetti.
Nonostante questi limiti, resta chiaro che il sorpasso del fotovoltaico è ormai molto vicino, e gli analisti si dicono ottimisti:”La nostra aspettativa è che il solare continuerà a crescere – alla grande”, ha concluso Zoco.