Ministro Pichetto: “In Italia 2/3 di quota di rinnovabili entro il 2030”

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Gilberto Pichetto Fratin - Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica dell'Italia. Foto da DepositPhotos

Nel corso del convegno “Il Piano 2030 del settore elettrico: le opportunità per la filiera italiana” il Ministro Pichetto ha fatto il punto sugli obiettivi italiani per lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili: 2/3 la quota di energia provenienti da fonti pulite entro il 2030, avanti su agrivoltaico e comunità energetiche, più colonnine di ricarica per veicoli elettrici ed efficientamento energetico. “Italia hub delle rinnovabili in Europa”.

L’Italia può diventare l’hub delle rinnovabili in Europa: lo ha sostenuto il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin nel corso del convegno “Il Piano 2030 del settore elettrico: le opportunità per la filiera italiana”, organizzato a Roma da Elettricità Futura, Enel e Althesys. “Le rinnovabili sono il veicolo principale per gli obiettivi di decarbonizzazione – ha affermato il Ministro – il nostro paese ha sottoscritto l’impegno di abbattimento delle emissioni del 55% al 2030 e l’impegno della neutralità climatica al 2050. Questo è stato ribadito in ogni sede dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e vogliamo perseguirlo con determinazione e il massimo della volontà”.

Ministro Pichetto: “Italia hub delle rinnovabili in Europa”

Il Ministro ha sottolineato che lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili è indispensabile per raggiungere gli obiettivi comunitari e nazionali e che sta lavorando in questa direzione con diversi interventi tra i quali, ha raccontato Pichetto, il potenziamento della Commissione PNRR per accelerare i tempi di attuazione dei progetti. Il Ministro ha approfittato dell’occasione per annunciare l’approvazione in Consiglio dei Ministri del “decreto semplificazioni PNRR”, calendarizzata la prossima settimana, che potrà semplificare le procedure di autorizzazione velocizzando gli iter “affinché siano ragionevoli e diano certezza”.

Pichetto ha sottolineato come l’incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili è solo uno degli interventi previsti dal governo, che ha deciso di puntare anche sull’agrivoltaico, lavorando di concerto con le Regioni per individuare le aree idonee, e sulla mobilità elettrica, per cui sono stati emanati due decreti che prevedono l’installazione di 21.000 colonnine di ricarica; il Ministro ha inoltre riportato che partiranno almeno 20mila Comunità energetiche rinnovabili.

Entro il 30 aprile, inoltre, sarà definito il RePowerEu, indirizzato all’efficientamento energetico, ed entro il 30 giugno verrà chiuso il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

“Dobbiamo dare un quadro certo – ha spiegato – che abbia valenza normativa e finanziaria. Vogliamo e dobbiamo raggiungere la quota di 2/3 di energia da rinnovabili nel 2030, con 85 GW, e dunque dobbiamo superare i 10 GW all’anno di installazione. Possiamo essere sul fronte elettrico quello che il presidente Meloni sostiene per il gas: l’hub dell’Europa”.